In Italia si pagano più pensioni che stipendi

Al giorno d’oggi si può affermare che in Italia il numero di pensioni ha sorpassato quello degli stipendi. Questo fenomeno è stato rilevato da un’analisi dell’Ufficio Studi della CGIA, basata su dati Inps e Istat, e mette in evidenza che questa situazione non è presente solo nel Mezzogiorno, bensì che potrebbe pian piano diffondersi anche nel Centro-Nord, mettendo a rischio la sostenibilità economica del Paese.
La problematica principale è la crisi demografica che colpisce l’Italia; si stima che entro l’anno 2028 quasi 3 milioni di italiani andranno in pensione, creando disagi importanti nel mercato del lavoro, e l’esodo di massa, concentrato principalmente nelle regioni settentrionali ha causato un’inversione di tendenza per cui gli assegni pensionistici iniziano a superare le buste paga di operai e impiegati.
Come anticipato prima, il Sud Italia rappresenta il fulcro di questa crisi: la provincia più colpita è Lecce, seguita da Napoli, Messina, Reggio Calabria e Palermo. A pesare non sono solo le pensioni di vecchiaia, ma anche l’elevata incidenza di prestazioni sociali e invalidità. Questa tendenza purtroppo sta facendo capolino anche nel Nord Italia, infatti ci sono molte province in cui le pensioni erogate superano le buste paga, come per esempio Genova, Sondrio, Gorizia, Imperia e La Spezia.
A provocare questo quadro negativo è una combinazione tra denatalità, invecchiamento della popolazione, disoccupazione dilagante e lavoro nero. Tali fattori riducono radicalmente il numero di contribuenti attivi, aumentando la platea di chi beneficia di sussidi.