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25 Ottobre 2024Assegno Unico, brutte notizie da Inps: accredito di ottobre rinviato
E’ in arrivo la terza tranche di pagamenti dell’Assegno Unico per i figli a carico. Infatti, in data 18 ottobre, INPS eroga la prestazione a coloro che non hanno subito variazioni di importo, ma nonostante ciò, non tutti i beneficiari dormono sonni tranquilli, perché c’è anche chi ancora non ha avuto la disposizione di pagamento e che, di conseguenza, non legge la data di accredito. La domanda per l’Assegno Unico può essere presentata in ogni momento, e i pagamenti decorrono dal settimo mese di gravidanza. INPS riconosce la prestazione fino ai 21 anni di età del figlio per cui lo si richiede. L’accredito è mensile e arriva nei giorni prestabiliti da INPS e Banca d’Italia.
In particolare INPS dà la precedenza agli importi confermati e solo dopo aver erogato questi passa a quelli che hanno subito delle variazioni. L’importo dell’Assegno Unico, infatti, è influenzato da vari fattori: il numero di figli a carico, la loro età, l’ISEE, la condizione occupazionale dei genitori, ecc. Per questo motivo, se una di queste caratteristiche cambia, cambia anche il valore dell’assegno.
Eppure, c’è chi non ha subito variazioni di importo e ancora non sa quando (e se) riceverà il pagamento. Che succede?
Accredito rinviato?
Arrivano buone notizie dal governo riguardanti l’Assegno Unico: dal 2025, infatti, l’Assegno Unico sarà escluso dal calcolo dell’ISEE, e di conseguenza, non facendo più cumulo, farà abbassare l’ISEE e le famiglie avranno accesso a maggiori sussidi.
Le notizie che arrivano dall’INPS, invece, non sono altrettanto buone… sembra infatti che l’Istituto abbia qualche problema con l’erogazione dell’Assegno Unico. Perché come detto, se c’è chi ha già ricevuto la somma nei giorni scorsi o la riceverà nelle prossime ore, c’è anche chi non sa nemmeno quando la riceverà.
Una parte dei beneficiari, infatti, nonostante non abbia subito alcun tipo di variazione, non ha avuto la lavorazione. E anche controllando il Fascicolo Previdenziale tutti i giorni sembra che la data non compaia. Il fatto dipende da INPS, quindi non resta che aspettare. Anche se a questo punto, è facile che l’accredito slitti alla prossima settimana.