Buone prassi digitali per studi professionali: il documento dei Consulenti del Lavoro

L’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro (ANCL), attiva da 70 anni nella tutela dei propri iscritti, ha individuato l’esigenza di fornire supporto sulla gestione e il trattamento dei dati personali.

I consulenti del lavoro gestiscono quotidianamente un grande volume di dati personali e documenti, affrontando sfide legate ai continui cambiamenti normativi, nazionali e internazionali. Per rispondere a queste esigenze, l’ANCL ha potenziato il proprio Ufficio legale collaborando con Legant S.T.A.r.l., una società tra avvocati. Questa partnership ha portato alla creazione di un gruppo di lavoro che ha redatto un documento sulle buone prassi, per offrire assistenza legale gratuita agli iscritti e rispondere a segnalazioni riguardanti tutela dei dati e pratiche scorrette.

Ma di che cosa parliamo quando trattiamo di buone prassi?

Si parla di una serie di soluzioni organizzative e procedurali, coerenti con una specifica normativa settoriale, in questo caso la normativa in materia di privacy e tutela dei dati personali, sia europea che nazionale, adottate volontariamente e che mirano a raggiungere un miglioramento e un maggior adeguamento alla normativa di settore. Il documento messo a disposizione degli iscritti Ancl, rappresenta una guida pratica e operativa per gli studi professionali.

Dal momento in cui la digitalizzazione diventa una realtà e una costante oramai imprescindibile nell’attività quotidiana del consulente del lavoro per semplificare e ottimizzare delle procedure e degli adempimenti, è necessario che si aggiunga un tassello in più, ovvero di un documento sulle bune prassi digitali.

Potete visitare questa pagina per le leggere il documento.